domenica 18 agosto 2013

Freitag: 1 Schultag in der 11 Klasse

Ora un post più allegro: primo e vero proprio giorno di scuola. Venerdì.

(tralascio le prime due ore perché tornerei al discorso di prima)

Intervallo.
Vado sulle scale, dove ormai èdal primo giorno che ci trovavamo con mia sorella e qualche suo amico. E uno salta su incoraggiandomi a parlare a presentarmi, dato che non l'avevo mai fatto. Mi sono sentita bene e felice, forse po sembrare una cavolata ma dopo giorni di silenzio tombale con tutti, il fatto che mi abbiano parlato e chiesto di me mi ha fatto sentire felice.
Una ragazza, Sara mi pare (i nomi non sono il mio forte!) mi chiede se io sia la sorella "adottata" di J.(mia sorella) e mi accompagna nell'atrio e mi mostra come funziona per trovare la propria aula..
Infatti come ho detto in un post precedente, qui nell'11 bisogna cambiare aula ogni ora..ma trovarla è un po un casino ed è stata davvero molto carina.. Prima d'ora non mi aveva mai parlato, ma ora che "avevo bisogno" è stata lì tutto il tempo possibile per cercare di farmi capire come funzionasse....


Suona la campana. Inizia la ricerca dell'aula C 104. Trovata più facilmente del previsto. La prof mi guarda stranita e penso (ecco, ci risiamo, come in musica...) poi fa l'appello e vede che non ci sono sul registro, quindi le spiego che sono straniera e blah blah la solita solfa...
-Ich bin Althea und ich bin die Gastschülerin
-Woher kommst du?
-Aus Italien
-Ahh wie schön.und wie lang bleibst du hier?
-Das ganze Jahr


Sempre così. Prima coi prof della 9, poi con le donne della segreteria, ora di nuovo.

Dopo ci divide in gruppi per parlare di un brano e i ragazzi del gruppo sono sembrati felicissimi e continuavo a chiedermi se capissi o meno così ripetevano, mi facevano tante domande e mi facevano i complimenti per il mio tedesco. E a 5 minuti dalla fine della prima ora è arrivato il momento che tanto temevo. E' stato il mio incubo da quando mi sono iscritta: presentarsi alla classe.
Io che parlo, tutti che mi gurdano in silenzio e io che la mia mente piena do domande: chissà quanti errori starò facendo,chissà cosa penseranno, chissà se mi faranno domande chiedendomi qualcos'altro e se le fanno e poi non capisco. Finisco le quattro frasi messe in croce 
Hallo ich heiße Althea  ich bin 17 und ich komme aus Italien. Ich wohne in einer kleinen Stadt in der Nähe von Mailand und ich bleibe hier das ganze Jahr.

Finito la prof dice: diamole un caloroso benvenuto ad Althea. e tutti che iniziano a bussare sul banco. (qui si fa così dopo un'esposizione tutti fanno così se non ci sono domande) e mentre picchiettavano e vedevo sguardi interessati e curiosi mi sono sentita bene.
(anche se poi se ne sono andati senza sautare, ma quello non mi ha importato, neppure tra loro lo hanno fatto ma a differenza di quelli di musica mi hanno fatto sentire parte di una classe)


Spero che tutte le altre classi siano come questa. Da domani lo scoprirò. :)

2 commenti:

  1. Soffro e gioisco con te. Ricordari sempre che son TEDESCHI, riservati di natura, ma gentili se li solleciti.Scaldali tu! In fondo sei anche mezza spagnola :)
    Quando bussano sui banchi è come se applaudissero. Me lo ha spiegato un'amica che insegnava all'università e che al termine delle lezioni più belle riceveva questo tipo di tributo.Quindi è come se ti avessero fatto una standing ovation. Forza Althea! Li conquisterai tutti!:)) laura

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